
Perché il 26 maggio votiamo La Sinistra – APPELLO NAZIONALE
Di solito nelle elezioni europee il voto è considerato poco, perché il Parlamento di Bruxelles…
Di solito nelle elezioni europee il voto è considerato poco, perché il Parlamento di Bruxelles…
Care compagne e cari compagni,
come tutti sapete lo scorso 15 gennaio al Rialto c’è stata un’assemblea con i sottoscrittori dell’appello “a Roma Noi ci siamo”. Dalla discussione che si è svolta è scaturito il documento, che vi allego, con il quale proponiamo di riunirci a Roma il 6 febbraio in un ‘assemblea cittadina di tutti i soggetti politici, le associazioni ed i militanti interessati a recuperare il carattere unitario che ci ha spinto fin qui nella ricerca di un’intesa volta alla costruzione di un soggetto politico della sinistra.
Siamo compagne e compagni della Lombardia che credono e si impegnano da molto tempo per la costruzione, finalmente anche in Italia, di unsoggetto politico unitario della sinistra, utile, credibile ed efficace in quanto in grado di diventare la casa comune della grande maggioranza di quanti e quante, in forme e in ambiti diversi si oppongono alla distruzione che il neoliberismo persegue in Italia e in Europa.
La sottoscrizione da parte di tutte le attuali componenti della sinistra italiana del documento “Noi ci siamo, lanciamo la sfida” ci aveva indotto a sperare finalmente nell’apertura di una fase nuova in grado di invertire le tendenze alla disgregazione politica e sociale, una necessità storica oltre che un desiderio condiviso di unità a sinistra e di uscita dalla marginalità politica.
Abbiamo atteso con pazienza che il tavolo di lavoro per la Costituente di sinistra alternativa portasse ad una convergenza per lanciare a gennaio, dopo un numero ormai non calcolabile di rinvii, l’assemblea unitaria. Abbiamo sperato che l’emergenza democratica, che ha visto nella vicenda greca e nel ricatto a Tsipras la sua manifestazione più palese e crudele, l’avanzare delle destre nazionaliste, l’emergenza profughi strumentalizzata con parole di odio e di disprezzo, l’emergenza lavoro affrontata demolendo i diritti, l’emergenza ambientale ignorata per trarre profitto dalle grandi opere inutili, il paese devastato da cemento e da trivelle, lo svilimento della scuola e dell’insegnamento, fossero motivazioni sufficienti per far sì che il buon senso, la responsabilità civile, l’abilità e l’intelligenza politica prevalessero.
documento approvato Comitato Nazionale del 17 gennaio 2015– La rottura del tavolo per il soggetto politico della sinistra, con la conseguente revoca del processo costituente unico da parte degli stessi soggetti, ha avuto – e ha – effetti molteplici. Sia sui militanti, sui comitati e sulle persone coinvolte, sia sulle forze politiche che della rottura sono artefici, con diverse responsabilità.
Eppure quel processo – le cui tappe condivise sono contenute nel documento “Noi ci siamo, lanciamo una sfida”, è assolutamente necessario. È la realtà politica, la situazione sociale del nostro paese che lo rende evidente. E spingono in questa direzione i numerosi appelli apparsi in questi giorni, che rilanciano l’invito, e che auspichiamo si moltiplichino. Un invito che deve essere raccolto.
10 gennaio 2016,-l’Assemblea regionale di “Altre Marche”- documento finale
Consideriamo irresponsabile la decisione di sciogliere il Tavolo nazionale e di far saltare la prevista Assemblea nazionale di gennaio, per l’avvio della costruzione di un Soggetto Unitario della Sinistra Italiana; consideriamo, altresì, infondata la pregiudiziale dello scioglimento di partiti e movimenti, avanzata al medesimo tavolo, poiché riteniamo che un soggetto veramente unitario ed inclusivo deve farsi carico dei problemi politici e, senza forzature, rispettare i tempi di tutte le componenti della sinistra; al tempo stesso, pensiamo che sia possibile, definire le forme di una “cessione di sovranità” politica, elettorale ed organizzativa dei partiti esistenti verso il nuovo soggetto, finalizzato a costruire un consenso crescente ed un’aggregazione di forze sufficiente a produrre una proposta di governo alternativa all’esistente e capace di promuovere campagne di massa, vertenze, mobilitazione e azione sociale, e di suscitare infine partecipazione e protagonismo.
Ai responsabili nazionali di Act!, Altra Europa con Tsipras, Futuro a Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Possibile, Sinistra Ecologia Libertà
PER L’UNITA’ DELLA SINISTRA
E’ a portata di mano un obiettivo che solo qualche mese fa sembrava impossibile: ricostruire una vera e consistente forza di sinistra nel nostro Paese. Una forza alternativa al quadro politico ed economico dominante, capace di porsi in una prospettiva di governo, ma già oggi al servizio di quanti, movimenti, realtà associative, singoli compagni, non si rassegnano all’impoverimento della democrazia e delle condizioni di vita della gran parte della popolazione, che sanno come una prospettiva diversa si può far vivere già oggi conquistando spazi di autogoverno nei territori, nei luoghi della vita quotidiana e del lavoro.
Siamo compagne e compagni di Roma che credono e si impegnano da tempo perché vi sia finalmente anche in Italia un soggetto politico della sinistra con dimensioni popolari e di massa, radicato e innovativo. Tanto più ne avvertiamo il bisogno oggi che nella nostra città stiamo lavorando a costruire una proposta alternativa per le elezioni comunali.
Avevamo accolto con grande soddisfazione la sottoscrizione da parte di tutte le attuali componenti della sinistra di un documento, Noi ci siamo, e la convocazione di una assemblea unitaria per gennaio.
Pubblichiamo il seguente documento, per maggiori informazioni visitate www.ilpopolorosso.org
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Siamo un gruppo di giovani con storie e provenienze diverse che partecipano a l’Altra Europa con Tsipras e diciamo che adesso basta: vogliamo sognare! Vogliamo che in Italia ci sia un soggetto politico della sinistra che sia all’altezza della sfida politica così come ce ne sono in altri paesi d’Europa. La mancanza di credibilità, la frammentazione e l’incapacità di incidere dei soggetti della sinistra italiana impongono la necessità di un percorso costituente che porti al superamento delle organizzazioni attuali per come le conosciamo.